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Immagine del redattoreSabina Moscatelli

Letture interessanti: saperne di più su Instagram

“Uno degli effetti del consumo smodato di Instagram è il senso di fallimento”


Parto da questa citazione, illuminante, per invitarvi a una lettura che guida alla scoperta di una delle professioni più ambigue e affascinanti dei nostri tempi, "Confessioni di un'influencer pentita" di Federica Micoli (Fabbri Editore).

L’autrice ci trascina nella sua lunga e scintillante avventura nel mondo degli influencer, con una sincerità disarmante, che non sfocia mai nel cinismo né nell’ amarezza, ma che al tempo stesso apre gli occhi a noi utenti dei social network.


Con un linguaggio semplice, in un volume che si legge in un paio d’ore, l'autrice, infatti, svela i dietro le quinte di quella che appare una vita dorata, spiegando anche ai profani come funzionano i meccanismi dei like, dei follower e delle ambite spunte blu, come ragiona l’algoritmo, quanto - comicamente o tragicamente - umani siano i tipi che si affacciano sul palcoscenico dei social: starlette, wannabe divi, influencer della porta accanto, stilisti eccentrici, mentori improvvisati, chattatori seriali, mendicanti di sponsorizzazioni.


Perché i docenti dovrebbero leggere questo libro?

Gli influencer sono una figura di riferimento per adolescenti e teen. Comprendere meglio il loro mondo ci aiuta a stabilire un dialogo più efficace, a insegnare loro l'importanza del pensiero critico e a incoraggiarli a coltivare le proprie passioni senza cadere nella trappola dell'approvazione virtuale e dei suoi meccanismi biechi: le lacrime per aumentare i clic, il dolore esibito a favore di reel, le dichiarazioni d’amore su sfondo rigorosamente instagrammabile, le veloci abdicazioni alle proprie convinzioni in cambio di dieci minuti di celebrità o di un omaggio dal gentile sponsor.


Si parla di hater, di shitstorm, di stalker e di privacy violata, tematiche in relazione alle quali l’autrice ha avuto esperienze dirette, fragilizzanti e a tratti spaventose. Federica Micoli spiega cosa sia la FOMO, fear of missing out, cioè la necessità di vivere in simbiosi con il proprio dispositivo per paura di essere tagliati fuori da ciò che sta succedendo altrove, indipendentemente da quale sia questo altrove nel nostro universo di riferimento. Sappiamo bene quanto attuali e urgenti siano questi aspetti nella vita dei ragazzi e delle ragazze che incontriamo in classe. Vale la pena rifletterci, ampliare i nostri orizzonti, parlarne a scuola con più cognizione di causa, anche nell'ambito dell'educazione civica o della prevenzione del cyberbullismo.

In definitiva è un libro che insegna il valore dell'autenticità e della resilienza, della riscoperta del proprio valore unico ma anche dell’imperfezione, dalla cui accettazione passa la possibilità di imbastire un futuro di serenità e libertà da condizionamenti e giudizi esterni.


Infine, in più di una pagina, è un'occasione per ridere delle nostre (anche di noi adulti) ossessioni digitali - spunte blu o badge, sempre di quello parliamo :-). Male non ci fa.



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